Stimolare la creatività e le emozioni dei bambini e dei ragazzi
L’arteterapia è una disciplina che si può applicare nelle scuole di qualsiasi ordine e grado, con l’obiettivo di stimolare e favorire lo sviluppo di creatività, espressione ed alfabetizzazione emotiva nei bambini, nei ragazzi e negli adulti. In questo articolo abbiamo spiegato perchè è importante usare l’arteterapia con i bambini.
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Il corso elearning, mira a fornire strumenti importanti a insegnanti, psicologi, educatori ed esperti dei processi creativi, che vogliono introdurre l’arteterapia nelle scuole.
La arteterapia in ambito didattico, infatti, agevola percorsi formativi esperienziali e, come accennato, aiuta e stimola la creatività, la consapevolezza delle proprie emozioni e della propria interiorità in studenti di ogni età.
Gli obiettivi dell’arteterapia
L’arteterapia è una disciplina molto vasta che comprende molte forme di espressione, dal disegno alla pittura, dalla scultura alla fotografia e così via.
Solitamente l’arteterapia nelle scuole si applica tramite diverse tecniche artistiche e usando differenti materiali, ma ogni forma espressiva, mira agli stessi obiettivi.
In passato, l’arteterapia era utilizzata soprattutto nei percorsi di cura o appoggio a pazienti psichiatrici; mentre oggi si è scoperta l’importanza dell’arteterapia per chiunque, in quanto si tratta di una disciplina che ha come obiettivi principali lo sviluppo di capacità fondamentali nella vita di ogni persona:
- crescita personale, ovvero migliorare le proprie capacità di comunicazione, di relazione e di affetto verso gli altri;
- individuare e avvicinarsi alle proprie sofferenze o problematiche in modo da rielaborarle e trovare la soluzione o il metodo per alleviarle;
- riconoscere il proprio mondo interno e le proprie emozioni per entrarvi in sintonia.
I laboratori di arteterapia per bambini e adolescenti sono molto importanti per aiutarli a orientarsi nel mondo che li circonda.
Per loro, l’arteterapia può essere un riparo in cui poter esprimere sé stessi senza alcuna barriera, infatti, grazie a queste esperienze espressive, anche i bambini e i ragazzi con disabilità si troveranno allo stesso livello degli altri e in grado, con gli stessi materiali, di esprimere il proprio mondo interiore e le proprie emozioni.
Studi e percorsi di arteterapia
Sin dall’antichità, l’uomo ha riconosciuto il potere terapeutico dell’arte per chi aveva o meno disturbi fisici o mentali, poiché l’arte fungeva da valvola di sfogo per esprimere sé stessi o per elaborare un problema o un trauma: l’arte è una forma espressiva universale che permette a tutti di comunicare qualsiasi cosa con chiunque.
Secondo la studiosa Margaret Naumburg (che ha dato stimolo alla fondazione del Dipartimento di Arteterapia dell’Università di New York, in cui insegnò negli anni ’70) l’arteterapia aiuta le persone a riconoscere i pensieri e i sentimenti fondamentali, stimolandone l’espressione, che avviene più di frequente attraverso le arti visive più che con le parole.
In Inghilterra, la figura di arte-terapeuta è una vera e propria specializzazione autonoma da conseguire dopo gli studi di psicoanalisi e psichiatria, ma l’Italia è ben lontana da un approccio incisivo all’arteterapia in quanto i laboratori non sono ancora ben attrezzati, e le sessioni di arteterapia costituiscono ancora eventi sporadici.
Infatti, in Italia, i corsi per diventare arte terapeuta sono soprattutto privati, anche se in alcune università è possibile frequentarli poiché, grazie alla Legge 4/2013, questa figura è diventata a tutti gli effetti un professionista specializzato nell’utilizzo di uno dei linguaggi artistici (musica, arte, danza e teatro).
Grazie alla tecnologia e alle strumentazioni di neuroimaging è stato possibile studiare come il cervello reagisce durante le sessioni di arteterapia: le immagini cerebrali rivelano come una persona elabora gli stimoli indotti dall’arteterapia.
Tutti gli studi evidenziano che questa disciplina aiuta le persone ad elaborare in maniera sensoriale e cognitiva le esperienze e le emozioni.
Con la stessa tecnica sono stati fatti degli studi anche su persone che hanno subito un trauma, e anche in questo contesto si è potuto verificare come l’arteterapia apporta molti benefici, aiutando queste persone ad esprimere ciò che non riescono a descrivere a parole, oltre ad aiutarli ad elaborare l’evento traumatico e a regolare meglio le emozioni da esso derivanti.
Questi studi confermano che l’arteterapia ha il potere di riportare un equilibrio alle funzioni cerebrali compromesse dal trauma.
Alcuni traumi, vengono infatti alla memoria non sottoforma di parole, ma sottoforma di immagini. Utilizzare quindi l’arte per esprimerle, è quanto di più vicino all’immagine che si è fissata nella mente di chi ha subito un trauma di qualsiasi tipo; in questi casi, l’arteterapia costituisce una terapia di elaborazione.
In un liceo di Roma, negli anni 2006, 2007 e 2009 si sono svolte sessioni extrascolastiche di arteterapia con la supervisione di un arte-terapeuta e di un insegnante di filosofia.
L’intento era quello di offrire agli studenti un’esperienza che approfondisse la didattica e che li facesse affezionare alla scuola e ad evitare l’isolamento sociale.
In particolare, i corsi miravano a incentivare il successo scolastico, evitare l’isolamento degli studenti e le loro difficoltà di socializzazione con gli altri, avvicinarli affettivamente sia alla didattica, sia agli insegnanti, migliorare l’autostima e riconoscere i propri bisogni.
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